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MICHELE MONNO
a cura di
Michele Monno

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Marciare sulle due gambe : ordinaria amministrazione e progetti
Gazzetta del Mezzogiorno del 7 giugno 2006

Riorganizzare gli uffici e le aziende del Comune per rispondere al bisogno dei baresi che vogliono una città ordinata pulita ed efficiente, è il compito più difficile che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione. Questo modo di pensare accomuna non solo Cesare Veronico e il sottoscritto ma anche l’intera maggioranza e quei cittadini che hanno partecipato alle assemblee della circoscrizione presieduta da Leonardo Scorza. La differenza di opinione che esprime un leader del centrodestra come il senatore Bucciero sta nella concezione stessa dell’azione ordinaria : noi abbiamo ereditato un Comune spento.

Ricordate quante volte è fallito a Bari l’esperimento dei parcheggi di scambio su Pane e Pomodoro e in zona Fiera? Poi ci siamo riusciti per il pragmatismo di De Caro e del sindaco che sceglievano i mezzi adatti e andavano a misurare percorrenze e corse, e hanno trascinato stampa e consiglieri nell’azione di promozione di un obiettivo condiviso. Le cose ordinarie a Bari non si possono fare per via burocratica, in quanto ci troviamo in una antipatica funzione di integrazione e di supplenza di una parte dei dirigenti comunali. E sarebbe cascata così Punta Perotti di causa in causa? Già le azioni sul cambio del PRG per il parco Fibronit, la ricontrattazione del Nodo Ferroviario, la ricostruzione del Teatro Petruzzelli, il nuovo regolamento sul decentramento appartengono a una sfera di progettazione in cui prevale l’indirizzo dei politici.

Tantissime cose sono da fare ma dobbiamo marciare sulle due gambe, come dicono i cinesi sulla differenza tra grandi infrastrutture e industria del consumo; dobbiamo trovare il modo di organizzare i grandi eventi strategici e la faticosa ricostruzione del quotidiano, con un coinvolgimento di tutti sugli obiettivi e sui tempi di attuazione. Non voglio evitare il problema degli Uffici Giudiziari : le differenze di giudizio ci sono, ma nella stessa Margherita dopo numerosissime riunioni si trovò una soluzione di compromesso poi condivisa da tutta la maggioranza. Se il governo Prodi stanzia i fondi per l’edilizia giudiziaria a Bari, ci saranno gli uffici di proprietà pubblica; se questo non avverrà sarà riesaminata e contrattata l’offerta Pizzarotti. Infine il senatore Bucciero accetti da me per il suo giardino una Veronica, una bella pianta dai fiori azzurri; e si concili con una persona che nei comportamenti assomiglia più a un cardinale che a un verde estremista.

Michele Monno
capogruppo della Margherita

 


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