STAGIONE LIRICA 2001
di Tradizione "Teatro Petruzzelli"
4 luglio / 18 novembre
BARI

4-6-8 luglio ore 21.30 – CORTILE DEL CASTELLO SVEVO

• RIGOLETTO
  di Giuseppe Verdi

ORCHESTRA SINFONICA DELLA PROVINCIA DI BARI
Con PAOLA CIGNA (Gilda), MARCO CHINGARI (Rigoletto), DONATO TOTA (Duca di Mantova)
Direttore FILIPPO ZIGANTE – Regia WALTER PAGLIARO

Una delle opere più emozionanti di Verdi, nelle cui note il desiderio di riscatto e di vendetta lascia il posto all’amarezza sconfinata di una tragedia che va inesorabilmente verso la propria ineluttabile fine, consumandosi nell’indifferenza e nel cinico disprezzo della vita. Il libretto e l’idea di Verdi, tratti dal meraviglioso dramma di Victor Hugo, mettono in scena comportamenti e situazioni che non si limitano, pur riuscendovi alla perfezione, a rappresentare la leggerezza di un Duca, o le trame di cortigiani e lacchè, o l’aridità degli assassini, o la tragedia della morte dell’innocente Gilda. Rigoletto non è, infatti, solo una straordinaria e infinitamente tragica storia umana, ma diviene, nell’opera verdiana, anche l’affresco impietoso e l’atto di accusa di una società nella quale la morte e la vita non rappresentano valori indistruttibili; come invece, indiscutibilmente, devono essere.

 28 luglio – dalle ore 19 - PERCORSI MUSICALI IN CITTA’

• VERDI PARADE E VERDI CONTEST
  Direzione artistica di Renzo Arbore

Omaggio della terra di Puglia al Maestro Giuseppe Verdi offerto dalle Bande Musicali Baresi e Pugliesi.
Con Grande Banchetto Verdiano

L’idea di rendere un doveroso omaggio a Giuseppe Verdi, in occasione del centenario della sua morte, con quanto di più caratteristico in fatto di musica possa offrire, ha stimolato la fantasia di un altro grande figlio di Puglia, Renzo Arbore, che ha colto l’occasione per creare un originalissimo contesto di festa e di gara tra le bande musicali pugliesi, intorno alle arie verdiane. Dalla fine del pomeriggio a notte fonda, dunque, in un caloroso clima di festa popolare, le migliori bande musicali pugliesi, sfileranno per le strade della città per poi avvicendarsi in una travolgente e coinvolgente gara musicale. Mentre il pubblico, comodamente seduto alle grandi tavole allestite in Piazza Prefettura, tra un piatto verdiano e l’altro, darà il proprio voto e giudizio ai complessi che si esibiranno a turno, nel finale, sotto la loggia del Teatro Comunale Piccinni.

Programma

dalle ore 19 Teatro Petruzzelli - Ore 19.30/20.30 Strade e Piazze di Bari Vecchia - Ore 20.30/21.15 Sagrato della Basilica di San Nicola - Ore 22/23 Piazza Prefettura Portico del Teatro Piccinni

 21-23-15-27 settembre – ore 21 – TEATRO PICCINNI

• DIDON
  di Niccolò Piccinni

Con Majella Cullagh (Didon), Stefania Donzelli (Elise), Pietro Naviglio (Araspe)
Direttore ARNOLD BOSNAM

Niccolò Piccinni, legittimo vanto della Terra di Puglia, è uno dei maggiori musicisti italiani. Nato a Bari nel 1728, vissuto a Napoli e a Parigi dove morì nel 1800, compose tra drammi seri e giocosi, commedie e farse, intermezzi e tragedie liriche, quasi centocinquanta opere. Enormemente apprezzato in tutta l’Europa, fu considerato, suo malgrado, l’antagonista di Gluck. Ebbe importanti incarichi alla corte di Versailles. Il mito di Didone e di Enea, nelle note di Piccinni, si esalta fino a trovare, nella spettacolare conclusione della tragedia, quel finale d’atto emozionante e teatrale ai quali Piccinni tanto teneva e che lo resero famoso. Qui, la leggendaria regina di Cartagine, resa immortale dall’Eneide di Virgilio, rappresentata come l’eroina somma della fedeltà a se stessa, va verso il sacrificio tremendo, mentre Enea, che fatalmente la deve abbandonare, comincia la nuova vita.

16-17 novembre ore 21 – 18 novembre ore 17 – TEATRO PICCINNI

• AIDA
  di Giuseppe Verdi

Interpreti del Laboratorio per cantanti lirici a cura del Maestro Carlo Bergonzi.
Direttore MASSIMILIANO STEFANELLI
Regia e scena di FRANCO ZEFFIRELLI

C’è Aida e Aida Il "caso operistico" dell’anno è senza alcun dubbio l’allestimento con cui il raffinatissimo regista Franco Zeffirelli, ha vinto la scommessa inusitata di rivelare il capolavoro verdiano in una dimensione di piccolo teatro, trasformando, con uno dei suoi colpi di genio, l’immagine di quella che è per eccellenza l’opera colossal, in uno dei più preziosi e misurati allestimenti. Raramente si può apprezzare in scena un equilibrio tanto armonioso tra bellezza e qualità vocali, tra emozione e sentimento, tra grandezza di respiro scenico e accuratezza dei particolari. Ci voleva davvero la travolgente e meticolosa passione di una delle più apprezzate registiche del mondo, per farci riscoprire Aida, come se non l’avessimo mai vista né ascoltata prima d’ora.