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MICHELE MONNO
a cura di
Michele Monno

GLI ARTICOLI DI...

   
06/04/2007
Gazzetta del Mezzoggiorno

Diritti degli omosessuali e diritti dei bambini.
A proposito delle unioni di fatto

Per i miei elettori e per gli amici della Margherita non posso esimermi dall’entrare nel merito di una vicenda su cui sarà investito il Consiglio Comunale, visto che si tratta di un orientamento sui diritti fondamentali della persona come è stato il dibattito sul diritto al riposo e sul valore della domenica con la successiva mediazione sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali.

a) i diritti dei bambini ad avere una famiglia completa con nonni, zii, fratelli e cugini, nonchè ad essere educati da una madre e da un padre, rientrano nella sfera di quei valori universali che sono alla base della convivenza pacifica dei popoli. I fattori di violenza, di ingiustizia sociale, di abbandono non possono relativizzare questo concetto su cui si muove il bene di una società. Siccome l’aspirazione massima delle coppie omosessuali è quella di formare famiglia per solidarietà varie e in ultima analisi per l’adozione dei bambini, questo è il terreno più alto di divergenza che ci impone una riflessione.

b) I diritti universali sono cosa diversa dai diritti contrattuali di singoli, di gruppi di persone o di intere nazioni. I diritti delle coppie omosessuali in quanto tali non rientrano assolutamente nei diritti fondamentali, per la semplice considerazione che se lo fossero provocherebbero l’estinzione dell’umanità in una generazione. Questo non toglie il diritto delle minoranze gay a conquistarsi propri spazi contrattuali che devono essere riconosciuti all’interno degli stati nazionali o delle comunità locali. Ma questo nello sviluppo dei diritti della persona in cui rientra la sfera di poter vivere con chi si vuole e di poter accedere a vari tipi di contratto.

c) L’intervento dello Stato sociale è questione di possibilità economica e di priorità di scelte politiche. Ad esempio i diritti pensionistici non sono valori assoluti, poter disporre di una pensione privata da riversare a chicchessia con la rivisitazione di norme antiche sulle legittime e sui diritti ereditari, possono essere benissimo ridiscussi. Ma una reversibilità sulle unioni di fatto delle pensioni INPS che non sono basate sulla rendita effettiva ma sul riparto, apre la stura ad una serie di abusi e di furberie che si ripercuoterebbero sulla spesa sociale. Altro discorso ancora sarebbe una politica sul diritto individuale alla sopravvivenza, col riconoscimento di pensioni sociali e di benefit agli indigenti, cosa che ci sta a cuore. Sui diritti di reversibilità all’interno di una famiglia credo non ci siano problemi.

d) Metto seriamente in discussione la necessità da parte di uno stato o di una comunità locale, di legiferare su tutto e in particolare sulle relazioni tra le persone. Mi sembra che intorno a un problema serio di diritti di una minoranza, si stia imbastendo una tela di diritti, di riconoscimenti, di soluzioni universali che mal si confrontano su un problema specifico. Per concludere e per buonumore, DICO che stiamo di fatto intervenendo sui diritti di fidanzamento. Simpatico introdurre una legislazione sui fidanzati e sulle questioni che intervengono nello scioglimento dei rapporti, pensiamo alla restituzione dei regali o alla reversibilità di tutto quanto i fidanzati abbiano dato o avuto in comune. Anche i sadducei volevano mettere in difficoltà il Maestro su questo terreno, sui diritti di vedove e mariti nel regno dei cieli. Rileggiamo il brano evangelico e ispiriamoci ad esso!

 


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