31/05/2000
Critiche da destra e sinistra al "no a Ciampi"
di
Cagno Abbrescia
"Un sindaco scostumato"
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"Il 4 giugno a Roma al fianco del presidente della Repubblica,
Ciampi? Certo che ci sarò. I presidenti delle Regioni
del Nord forse non partecipano? Il sindaco di Bari non partecipa?
Io rispondo per me e vado per me". Un atteggiamento coerente
quello del neo presidente della Regione, Raffaele Fitto, che
dopo aver criticato il giuramento alla Lombardia fatto fare
dal suo collega Formigoni, sarà a Roma per la parata
militare in occasione della Festa della Repubblica.
"Scostumato". Così, intanto, considera il comportamento
del sindaco di Bari, Simeone di Cagno Abbrescia, il segretario
regionale dei Ds, Beppe Vacca. "Mi pare che sia la conferma
dell'inurbanità che lo caratterizza. Rifiutando dimostra
un scarso senso civico nazionale e compie una scostumatezza
rispetto al capo dello Stato e ai cittadini baresi".
Ma critiche al primo cittadino di Bari vengono anche dal
segretario regionale di Alleanza nazionale, Salvatore Tatarella. "Se
la decisione nasconde motivazioni politiche non le condivido.
Se, invece, nasconde mere motivazioni organizzative le ritengo
banali. Alle manifestazioni di Bari il sindaco potrebbe farsi
rappresentare dal suo vice o da un suo assessore. La città
capoluogo di regione non può essere assente a un'iniziativa
del presidente della Repubblica che considero doppiamente positiva.
Sia perché viene ristabilita la parata delle Forze armate,
sia perché tutta la manifestazione va interpretata nello
spirito della Costituzione che proclama l'Italia una Repubblica
fondata sulle autonomie. La presenza dei presidenti regionali
e dei sindaci dei capoluoghi accanto a Ciampi intende proprio
ribadire questo principio".
Rispetta la scelta del sindaco, anche se non la condivide,
il coordinatore regionale del Ccd, Andrea Silvestri: "Se ha
scelto di restare a Bari vuol dire che attribuisce alla ricorrenza
un forte valore sul piano locale e tale vuole viverla".
Ritiene che abbia "fatto bene a declinare l'invito senza
innescare alcuna polemica" il coordinatore cittadino di
Forza Italia di Bari, il senatore Mario Greco: "Non capisco
perché si debba festeggiare la Repubblica tutti a Roma
e non nei singoli capoluoghi visto che si parla tanto di federalismo
e di autonomie locali e regionali. Anche perché ho la
sensazione che Ciampi abbia fatto quell'invito a presidenti
di regione e sindaci per polemizzare con Formigoni e con quel
giuramento della sua Giunta alla Lombardia. A questo punto avrebbe
potuto fare di più: avrebbe potuto ristabilire come festività
l'anniversario del 2 giugno. Così gli avrebbe dato più
valore".
"Puntare i riflettori su questi comportamenti radical-liberal
tipici del sindaco di Bari è controproducente, perché
si rischia di farlo diventare un personaggio controcorrente,
perché si schiera controcontro manifestazione che possono
sembrare 'di regime'", è il commento di Michele
Monno, del coordinamento regionale dei Democratici. "Si
rischia di sopravvalutare il suo rifiuto che non nasconde, secondo
me, un grandissimo dissenso di pensiero, ma solo un tipico comportamento
radical di di Cagno Abbrescia, che ama e si ispira ai modelli
delle città nord-europee e poi permette che vi siano
aziende, come le ex municipalizzate, o una situazione parcheggi
a Bari da Terzo mondo. Ora, a noi baresi può anche piacere
un sindaco che assume posizioni controcorrente, ma poi gli chiediamo
che queste scelte categoriche lui le sappia fare anche su questioni
più essenziali per la città. Per intenderci: posso
anche condividere la scelta di non andare a Roma, ma non condivido
le scelte strategiche che fa per la città di Bari. Insomma,
radical-liberal-europeo? Ma sempre, non solo per queste cose".
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