RICERCA con

Yahoo



     
Yahoo! METEO
che tempo fa?

Yahoo! NOTIZIE

aggiornamenti

in tempo reale
Yahoo! FINANZA
borsa e mercati
  

LE QUARANTANE DI RUVO DI PUGLIA

A Ruvo di Puglia la settimana santa è densa di riti, oltre ai solenni cortei processionali, la domenica di Pasqua si svolge la processione del Gesù Risorto, nel corso della quale si rinnova il rito dello scoppio delle quarantane, fantocci di stracci che rappresentano l’astinenza quaresimale.
Dal Venerdì di Passione al Sabato Santo
La partecipazione numerosa di tante persone che assiepano le strade, il passo lento e cadenzato sostenuto dalle marce di passione di coloro che accompagnano le statue, il brusio di preghiere e commenti, la stanchezza dei portatori, sono tasselli di un mosaico invisibile e reale che si chiama devozione. Le processioni si aprono con due tamburi ed uno stendardo su cui è riprodotta l’effigie-simbolo della Confraternita, seguono le donne, quasi tutte con il cero, le consorelle ed i confratelli disposti in ordine di anzianità. Nei pressi della statua spiccano bambini con tunica rossa e croce, bambine con l’abito della prima comunione, chierichetti e altri figuranti. Costeggiano le statue carabinieri, vigili urbani e campestri in uniforme di rappresentanza e circa dieci giovani, con camice bianco: alcuni con le forcelle su cui poggiano le statue durante le soste, altri con lampadari e portafiori. Dietro la statua seguono l’Amministrazione della Confraternita(composta in genere, dal Priore e da due Componenti), il Padre Spirituale, Autorità invitate e devoti per lo più uomini. Chiude la processione la banda.


Venerdì di Passione/ Processione della Desolata
Nel pomeriggio del Venerdì di Passione, intorno alle 16, quando ancora il sole si riflette sulla bianca e nuda facciata della Chiesa parrocchiale di San Domenico, la Confraternita della Purificazione si dispiega, indossando il camice bianco con fascia nera posta trasversalmente, sull’uscio della Chiesa, preceduta da un folto gruppo di consorelle, queste con un grembiule nero. La gente silenziosa attende che la banda cominci a suonare, è il segno che i portatori, circa quaranta, stanno abbassando la statua sotto il portale. La Madonna vestita con un fine abito nero, il braccio destro intorno alla croce ed il sinistro rigido all’altezza del petto, quasi a trattenere il dolore che la spada, della quale spicca sul petto l’elsa, le ha procurata, poggia su una base coperta con un tappeto di fiori bianchi. Lo sguardo rivolto verso l’alto e spezzato dai bracci della croce, avvolta da un bianco sudario, esprime la desolazione di Maria ai piedi della croce del Cristo. La processione termina nella tarda serata.
Notte tra il Mercoledì e Giovedì Santo/ Processione della Deposizione o degli "Otto Santi"
Alle tre del mattino del Giovedì Santo comincia la processione degli Otto Santi. Il grandioso gruppo santuario, del 1920(opera di artisti leccesi), è composto da otto personaggi: Nicodemo e Giuseppe D’Arimatea, che reggono il sudario nel quale è riposto il Cristo deposto dalla croce, San Giovanni che ha accanto la Madonna e tre Pie Donne, tra cui la Maddalena. E’ la più suggestiva delle processioni di Ruvo. Lo stretto portale della piccola chiesa di San Rocco, con prospicienti gradini di pietra, viene appena sfiorato dalla Statua, che i quaranta portatori riescono a portare fuori con abilità. Il buio della notte viene d’improvviso infranto. La confraternita di San Rocco vestita con camice bianco e mozzetta rossa, s’inoltra lentamente nelle caratteristiche vie del centro storico, tappezzate con bianche lenzuola. La gente segue assonnata ed infreddolita i difficili movimenti della Statua. Man mano che l’alba allontana l’oscurità notturna, la processione assume aspetti diversi, la stessa statua si colora di luce nuova. Il rientro è previsto per le 9 del mattino, tra un’immensa folla , che piazza Regina Margherita con fatica riesce a contenere.


Venerdì Santo/ Processione dei Misteri
Nel tardo pomeriggio dalla Chiesa del Carmine, sede dell’Arciconfraternita omonima, muove la processione dei Misteri, composta da quattro distinte statue: Gesù Calvario, Gesù Morto, L’Addolorata ed il Legno Santo ossia la reliquia della Croce. Particolare devozione il popolo ruvese riserva alla statua di Gesù Calvario, opera in legno del 1674 di Filippo Altieri, cui si attribuiscono molti miracoli. Il volto vergato di dolore chino leggermente verso destra, si riassume nello sguardo straziante degli occhi semichiusi. Le mani entrambe sulla croce, poggiata sull’omero sinistro, ed il ginocchio destro in avanzamento, danno la sensazione del movimento che più di quaranta portatori riescono lungo il percorso a tradurre. Tanti devoti scalzi seguono il Cristo; non si contano le donne che precedono la statua, una silenziosa disposizione di preghiere abbaglia tutti.


Sabato Santo/ Processione della Pietà
Dalla chiesa del Purgatorio nel pomeriggio si snoda la processione della Pietà. Il gruppo statuario, portato a spalle da circa quaranta portatori, comprende la Madonna seduta ai piedi della Croce con le braccia aperte in atteggiamento d’accoglienza ed il Cristo morto poggiato sulle sue ginocchia. La staticità del Cristo che lascia cadere il braccio destro verso terra ed il sinistro abbandonato sul ventre, si compone con la linea ascendente della Croce che si erge dietro la Madonna. Questa è vestita con un abito nero ed un ampio velo che dal capo scende sulle braccia.
La Confraternita del Suffragio indossa un camice bianco ed una fascia nera posta trasversalmente.
La processione sul finire procede verso la chiesa con passo smorto, quasi a significare con rammarico la conclusione della settimana santa. (testi da 3/ Quaderni Rubastini a cura del gruppo CGT " Torre del Pilota" di Ruvo di Puglia, di Nicola Girasoli.)

  

Nuovo Corriere Barisera CERCA

 

ARTESIA - Design e Comunicazione Visiva

Tutto il materiale in questo sito è copyright 2000-2003 Port@l s.c.ar.l.

Port@ls.c.ar.l non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile del loro contenuto